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5 cose a...GAMBETTOLA

La Scuola della Cartapesta "Una scuola per le mani"

La Scuola della cartapesta di Gambettola, “Una Scuola X le Mani” è nata nel 2009, grazie alla volontà dell’Associazione Gambettola Eventi, al sostegno del Comune e alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo delle Scuole di Gambettola. A partire dell’anno 2015 è stato creato un accordo di collaborazione con l’Associazione Artéco, per l’organizzazione e gestione dei laboratori di cartapesta e dei corsi di aggiornamento sul linguaggio visivo. Questi ultimi, riconosciuti dal MIUR, si rivolgono al personale docente della Scuola dell’Obbligo.

L’attuale sede della Scuola, che si trova presso la “Bottega del Carnevale”, a fianco dei capannoni utilizzati per la costruzione dei grandi carri mascherati che partecipano alle sfilate del Carnevale di Primavera, è stata aperta nel 2016, e da allora accoglie laboratori stabili per bambini, adolescenti ed adulti, oltre all’organizzazione dei corsi di aggiornamento.

L’obiettivo primario della Scuola della cartapesta è la trasmissione della conoscenza relativa alla manipolazione della cartapesta e delle tecniche affini ed, in modo parallelo, introdurre la graduale acquisizione dei contenuti del Linguaggio Visivo. Se da un lato si intende far scaturire la scintilla di una passione, dall’altro, esplorando quel potenziale infinito che è l'immaginifico, connesso al metodo del Linguaggio Visivo e allo sviluppo della creatività, si trasmette l’acquisizione di una risorsa personale, vale a dire, tradurre il pensiero nel fare, scoprendosi capaci di avvalersi delle proprie mani.

Le attività della Scuola si svolgono a partire dal mese di settembre fino a maggio dell’anno successivo: la visita alla Scuola costituisce un percorso davvero interessante per apprezzare i segreti di questa tecnica che consente la creazione di vere e proprie “sculture” e di realizzare opere imponenti come i bellissimi carri mascherati che sfilano per le vie del paese il lunedì di Pasqua e la domenica successiva.

Visite su prenotazione: 339 243 0130

 

 

Casa Fellini

E’ la dimora in cui, vissero i nonni del celebre regista Federico Fellini, e dove lo stesso Fellini trascorse parte dell’infanzia.

La famiglia Fellini acquisì l’immobile nel 1853 e vi abitò ininterrottamente fino al 1925; i genitori di Federico, Urbano Fellini e Ida Barbiani, vi abitarono fino al loro trasferimento a Rimini, avvenuto nel 1919, pochi mesi prima della nascita di Federico, avvenuta il 20 gennaio 1920.

In quello che allora era un modesto casolare di campagna, il piccolo Federico era solito trascorrere le vacanze estive, sotto l’occhio vigile della nonna Franzchìna e all’ombra del giuggiolo cresciuto – e presente tuttora - proprio a ridosso della facciata anteriore della Casa. Qui ha iniziato a giocare, a sognare... qui è nato quello straordinario immaginario felliniano dal quale hanno tratto ispirazione alcune delle sue più famose opere cinematografiche, da Otto e Mezzo a I Clown, La Strada e Amarcord.

A seguito di un complesso intervento di valorizzazione e rifunzionalizzazione terminate nell’autunno del 2022, finanziato in parte anche dalla Regione Emilia-Romagna. il Comune dispone di questo spazio, così evocativo e suggestivo, con ambienti destinati ad attività culturali, ricreative e artistiche volte, in particolare, alla rievocazione delle atmosfere felliniane.

Casa Fellini è oggi uno spazio di produzione e di iniziative culturali, una residenza dedicata alle professioni cinematografiche, al teatro e all’arte circense.

Info e prenotazioni visite: info@caraco.it – 0547 45338

 

 

Le antiche Stamperie su tela

A Gambettola sono presenti due prestigiose botteghe artigiane, Pascucci e Bertozzi, che producono le famose tele romagnole stampate a mano, uno dei simboli della Romagna .

Il colore più tipico è il ruggine, che viene creato con ossido di ferro, farina, aceto di vino e ruggine mescolati secondo ricette che ogni bottega custodisce gelosamente.

Le tele sono prodotte in fibre naturali: canapa, cotone o lino. Per decorarle si utilizzano stampi intagliati a mano in legno di pero. In queste matrici possono esserci incise diverse decorazioni: alle tradizionali stampe color ruggine, con i simboli e i decori tipici della Romagna, si sono aggiunti, negli ultimi decenni, nuovi colori e disegni particolarmente accattivanti, in linea con gli attuali stili dell’arredamento e del design.

Il procedimento di stampa consiste nel battere con il caratteristico “mazzuolo” sullo stampo in legno appoggiato sulla tela. Così si creano tovaglie, tovaglioli, grembiuli , tendaggi, asciugamani e molto altro ancora. Le tele sono prodotte in fibre naturali: canapa, cotone o lino; per decorarle si utilizzano stampi intagliati a mano in legno di pero.

La visita alle botteghe consente, oltre che di acquistarne i prodotti, di ammirare ambienti che si sono conservati inalterati nel tempo ( presso la Stamperia Pascucci è presente un mangano – utilizzato per stirare le tele – del XVIII secolo).

Bottega Pascucci 1826: laboratorio e vendita: Via Verdi, 18 – tel 0547 53056
Stamperia Bertozzi: laboratorio: Largo M. Maestri – tel. 0547 56019 / Negozio: Via Verdi, 6 – tel. 0547 53105

 

 

La Stazione degli Artisti

Il Comune di Gambettola ha acquisito in comodato alcuni spazi della locale Stazione Ferroviaria, che hanno assunto il nome di "Stazione degli Artisti".

In seguito ad interventi di valorizzazione e rifunzionalizzazione si sono realizzati, con il contributo della Regione, ambienti rinnovati finalizzati, in particolare, per la produzione culturale e artistica. Gli spazi sono stati inaugurati nell’ottobre del 2021 ed ospitano mostre, performance, residenze artistiche, cicli di incontri culturali.

La Stazione intende affermarsi come uno spazio "per" e "della" città, destinato alla cultura e alla creatività, vera e propria fucina di progetti e di iniziative legate alle arti visive, in particolare l'arte urbana, la fotografia e l'artigianato locale, un luogo di programmazione di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza e della cultura, che si inserisce in un circuito virtuoso dei "luoghi della cultura" che il Comune di Gambettola si sta accingendo a costruire.

Info e visite: Biblioteca Comunale: tel. 0547 45338

 

 

Il Teatro Comunale

Il Teatro fu edificato nel 1913 contestualmente al Palazzo Comunale, di cui occupa quasi un'intera ala. La sala, che in origine poteva contenere circa 200 spettatori fu ampiamente utilizzata, fino agli anni Cinquanta del Novecento per piccoli spettacoli, concerti, recite teatrali e feste danzanti, A partire dagli anni Sessanta cadde in disuso e fu utilizzato come deposito comunale, alterandone anche sensibilmente la struttura con la realizzazione di tramezzi in muratura ed altre modifiche.

Alla fine del primo decennio degli anni Duemila, l'Amministrazione Comunale ha deciso, recependo un'esigenza particolarmente sentita nella cittadinanza, di procedere al restauro e al recupero del Teatro.

Dopo lavori durati circa un anno, il Teatro, restituito al suo antico splendore, è stato inaugurato a fine 2010. Da allora si succedono stagioni teatrali regolari con spettacoli di musica e prosa. Viene inoltre utilizzato sovente dalle Associazioni Culturali locali per iniziative da esse stesse promosse, nonché dalle Scuole per vari progetti didattici. Poiché la ristrutturazione è stata appositamente progettata e realizzata per rendere il teatro completamente privo di barriere architettoniche,  oggi lo stesso è in grado di ospitare, e ospita di fatto frequentemente, attività legate al mondo delle “diverse abilità”, con progetti e spettacoli realizzati da compagnie integrate.

La sala, che può ospitare circa un centinaio di spettatori, ha due gallerie decorate da ringhiere panciute in ferro battuto ed un palcoscenico ottimamente attrezzato e di altezza variabile. Un motto in versi  e varie decorazioni – risalenti all'anno di costruzione e anch'essi sapientemente restaurati - abbelliscono il soffitto e l'arcoscenico.

Visite su prenotazione: tel. 392 666 4211

 

 

 

Ultimo aggiornamento 16/02/2023
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