Il borgo medievale di Montetiffi
Il suggestivo borgo medievale di Montetiffi (Sito di Interesse Comunitario) si trova a 5km da Sogliano al Rubicone e sorge sulla sommità di un’alta rupe, sulla quale svetta la millenaria Abbazia di San Leonardo, uno dei monumenti romanici più importanti dell’Emilia Romagna. I locali dell’ex Canonica ospitano il “Museo Agostino Venanzio Reali – Arte e poesia” che raccoglie oltre cento opere di Padre Venanzio Reali (1931 – 1994) biblista, pittore, poeta e scultore cappuccino nativo di Ville Montetiffi.
Scendendo da Montetiffi verso il fiume Uso si giunge al Ponte Romanico che, costruito attorno all’anno 1000, costituiva un importante collegamento tra Romagna, Montefeltro e Toscana. Accanto al ponte si trovano i ruderi dell’antico Molino Tornani e le Marmitte dei Giganti, naturali formazioni arenarie, vere opere d’arte create dall’acqua.
L’ultimo laboratorio di Teglie si trova nella vicina Ville Montetiffi: si tratta dell’unico luogo in Italia in cui continua la plurisecolare arte della produzione di teglie d’argilla, realizzate totalmente a mano, per la vera cottura della piada.
Il Formaggio di Fossa
Il Formaggio di Fossa è il simbolo gastronomico di Sogliano al Rubicone. Nel 2009 ha ottenuto il marchio Dop con la denominazione “Formaggio di Fossa di Sogliano Dop”. Il procedimento per ottenerlo è antico e meraviglioso: le forme vengono deposte in antiche fosse a forma di fiasco profonde 3 metri, scavate nella roccia arenaria dove restano 3 mesi a stagionare. E’ celebrato ogni anno, tra Novembre e Dicembre, dalla Fiera del Formaggio di Sogliano dop.
Sono 6 le fosse del centro storico dove poter scoprire l’arte dell’infossatura e assaggiare questa eccellenza.
Il Museo del Disco d’Epoca e di Arte Povera
Il Museo del Disco d’Epoca di Sogliano al Rubicone espone in maniera permanente il materiale raccolto da Roberto Parenti in oltre 60 anni di ricerche e collezionismo. Una discoteca che al momento conta circa 65.000 pezzi, ma in continua espansione, che comprende tutta l’evoluzione tecnologica dell’incisione sonora, dai primi cilindri in cera alle emissioni più moderne (vinili, sacd,dvd audio,etc); centinaia di oggetti culto legati alla cultura musicale contemporanea; migliaia di oggetti cartacei (libretti d’opera, spartiti musicali, foto autografe, manifesti pubblicitari, etc); decine di apparecchi meccanici ed elettronici per la riproduzione musicale; e tanto, tanto altro.
Il Museo di Arte Povera vanta una preziosa collezione di “carta”, dalle lettere povere e antiche alle stampe raffinate, dai manifesti in stile Liberty agli sfarzosi libri d’arte.
Volumi normalmente intoccabili e inaccessibili possono essere qui liberamente sfogliati ed ammirati.
I Musei sono ospitati in bellissime stanze affrescate all’interno dell’ottocentesco palazzo signorile Marcosanti-Ripa di proprietà del Comune di Sogliano al Rubicone.
Le sorgenti del Rubicone
Il fiume Rubicone, reso noto dal passaggio di Giulio Cesare nel 49 a.C. e dalla celebre frase “Il dado è tratto” ha la sua sorgente a Sogliano al Rubicone. In realtà due sono i fiumi nel comune di Sogliano che si contendono tale onore: il Fiumicino/Rubicone che nasce dalle pendici orientali del Monte Strigara e l’Urgone che nasce dalle pendici occidentali di Strigara (Loc. Bagnolo) ed in pianura prende il nome di Pisciatello. Nel tempo infatti si è persa la memoria storica di quale fosse l’antico Rubicone.
Le due sorgenti sono collegate tra loro dal Passo dei Meloni: famoso sentiero lungo il crinale, uno dei luoghi più fotografati, da percorrere ammirando il mare, i calanchi e le colline.
La Fontana delle Farfalle
L’opera è stata ideata dall’artista Tonino Guerra e inaugurata nel 2003. Si trova nella piazza principale, Piazza Matteotti, ed è divenuta uno dei simboli di Sogliano al Rubicone; rappresenta un grido contro l’orrore della guerra e un canto alla vita. In una vasca circolare di marmo nero è adagiata una farfalla in mosaico, sopra la quale si intrecciano getti d’acqua. “Sopra un tappeto, arrivato in Romagna dal deserto africano, alcune farfalle vogliono staccarsi e prendere il volo” – Tonino Guerra.