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5 cose a... SAN GIOVANNI IN MARIGNANO

CENTRO STORICO

 

San Giovanni in Marignano è la naturale porta d'ingresso della Valconca, nel percorso che dal litorale conduce alle prime colline che costeggiano l'omonimo fiume.

Conosciuto come Granaio dei Malatesta per la fertilità delle terre e la presenza di oltre duecento fosse ipogee per la conservazione del frumento, vanta un impianto murario eretto grazie alla consulenza di illustri nomi come Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti.

Il centro storico di San Giovanni è ricco di tracce che ne raccontano la storia: dai resti delle mura medievali (due torri, di cui solo una sopravvissuta e 6/8 bastioni, in parte ancora visibili), l’antico fossato, ma anche il recupero degli oltre 128 contenitori ipogei per la conservazione del grano che rappresentava il tesoro della Signoria Malatesta. Arrivati nel centro storico, siamo subito colpiti da Piazza Silvagni, la principale del borgo, piazza mercato risalente al Settecento, delimitata da un lato dalla Chiesa di Santa Lucia (Beata Vergine delle Grazie), e dall’altro dall’antica torre del castello medievale, ora torre civica, alta 24 metri. 

Attraversando la torre ci immergiamo nel borgo fortificato, attraversato dalla “via di mezzo” sulla quale si affacciano pregevoli edifici sette-ottocenteschi, in particolare la chiesa di San Pietro che si presenta oggi nell’ultima ristrutturazione di metà Settecento, dopo quelle cinquecentesche dei monaci di San Vitale in Ravenna. Lo splendido teatro del borgo, teatro A. Massari, è invece uno dei più antichi teatri storici romagnoli, ancora attivo con una pregevole stagione teatrale. In origine oratorio della Confraternita del Rosario, fu adibito alle scene nel 1821 e radicalmente restaurato nel 1855 fino a trasformarlo nel tipico teatro all’italiana a ferro di cavallo con doppio ordine di palchi. Palazzo Malatesta-Carpegna-Corbucci, infine, fu residenza di Malatesta de’ Malatesti, signore di Pesaro, nella seconda metà del Trecento. Dopo vari passaggi di proprietà, fu acquistato da Pietro Corbucci nel 1812 ed ora è di proprietà comunale. Si tratta di una struttura imponente che ha inglobato anche parte delle mura malatestiane ed ora ospita una mostra della cultura contadina romagnola.  

 

LE CHIESE

 

 

Il territorio della Romagna (grande Roma) fu per secoli nominalmente sotto il dominio papale. Questo ha portato ad un profondo radicamento di edifici religiosi, ma anche monasteri. Anche a San Giovanni se ne contano a decine. Citiamo in particolare la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, detta di Santa Lucia, che insiste sulla Piazza principale ed è particolarmente venerata. Costruita nel 1786 su un preesistente edificio religioso cinquecentesco, è dedicata alla Beata Vergine delle Grazie, grazie alla presenza del lacerto di un affresco, unico elemento preesistente dell’antica chiesa. Pregevole l’organo settecentesco dei fratelli Ricci da Verucchio, ancora utilizzato in occasione di concerti e rassegne musicali. 

San Pietro è la chiesa principale del borgo. Antico monastero dei monaci di San Vitale, è oggi una chiesa barocca imponente con un pregevole altare rococò, uno dei pochi altari in marmo della vallata. Nelle colline ricordiamo la chiesa di Santa Maria Assunta, nella frazione di Santa Maria in Pietrafitta, che contiene un importante quadro “L’invenzione della croce” e una lastra plutea di epoca carolingia, risalente all’anno 1000. Non possiamo poi dimenticare la chiesa di San Giovanni Battista in Isola di Brescia, detta Chiesa Corbucci, contenente al suo interno una pinacoteca sacra con quadri risalenti all’Ottocento e fatti realizzare dalla ricca famiglia marignanese, nonché la chiesa di Santa Maria del Monte, detta Legni-Spina, dedicata alla Madonna, all’interno riccamente decorata, e collocata sul colle di Castelvecchio, luogo di originaria fondazione di San Giovanni in Marignano.

 

EVENTI E TRADIZIONI DEL BORGO

 

 

Il folklore popolare si mantiene ancora oggi particolarmente vivo a San Giovanni in Marignano: basti pensare che gli eventi principali si svolgono in corrispondenza della “ruota dell’anno”: “La Notte delle Streghe” e “Antica Fiera di Santa Lucia” cadono infatti rispettivamente nelle date del Solstizio d’estate e d’inverno, mentre il “Capodanno del Vino e Palio della Pigiatura” e la Fogheraccia di San Giuseppe in occasione degli Equinozi. Il mondo contadino, il folclore popolare sono ancora particolarmente vitali tanto che riti, tradizioni e racconti continuano ad essere tramandati. Diverse le tracce che raccontano questa storia, che può essere approfondita in particolare nella mostra etnografica presente al piano terra del Palazzo Corbucci, “Cum a simie”, che racconta cultura, storie, vita, usi e costumi della gente contadina tra Otto e Novecento, narrando dunque come eravamo o meglio “cum a simie”. Tra le iniziative tradizionali non si può dimenticare il mercato dell'antiquariato e modernariato, "Il Vecchio e l'Antico" che si tiene ogni quarta domenica del mese e “La Notte dei Talenti”, una kermesse a cura di Aps Pro Loco che va alla scoperta di nuovi talenti.

 

PERCORSI ENOGASTRONOMICI

 

 

La vocazione agricola a San Giovanni è da sempre molto vitale. Nato da una villa rustica romana sul colle di Castelvecchio, il castello è stato poi rifondato a Castelnuovo in pianura, a seguito dell’opera di bonifica dei monaci. Grano, vino ed olio hanno sempre accompagnato la storia marignanese che anche oggi vanta nel territorio la presenza di aziende agricole con produzioni di certificata qualità. Cantine e frantoi sono sempre pronte ad accogliere turisti e visitatori con percorsi e degustazioni guidate: 

Nel 2022 ha inoltre aperto a San Giovanni in Marignano, Piadina Experience, un’esposizione che permette di compiere un viaggio nella storia e nella tradizione contadina attraverso la piadina. Un vero e proprio Viaggio nel mondo della Piadina, dal Neolitico ai giorni d’oggi.  Un viaggio accattivante, tecnologico, interattivo ed originale per scoprire le origini della Piadina e la storia del suo straordinario successo. Ricorderemo le tradizioni contadine, e rivivremo l’evoluzione della Piadina, simbolo della Romagna, amata in tutto il mondo! Un omaggio al “pane nazionale dei Romagnoli” come scrisse Giovanni Pascoli… Un atto d’amore verso ogni ricetta, di ogni Nonna, di ogni paese della Romagna…
 

 

PERCORSO SUL CONCA

 

 

Lungo il fiume Conca è presente un percorso naturalistico che può essere percorso a piedi, in bici e a cavallo. Il percorso si snoda attraverso diversi comuni in un paesaggio naturale ricco di vegetazione, è semplice da percorrere e permette di raggiungere sia il mare, che le prime colline, seguendo il corso del “crustumium rapax” di romana memoria. A San Giovanni sono anche presenti strutture sportive che permettono di dedicarsi al relax e godersi i paesaggi del borgo. Spiccano in particolare un galoppatoio che ospita gare internazionali e un campo da golf regolamentare a 18 buche del tutto immerso nel verde.

Il nuovo percorso naturalistico che si snoda lungo le due sponde del torrente Conca, in provincia di Rimini, si estende per circa 13 km dalla foce all’entroterra, collegando i comuni costieri di Cattolica e Misano Adriatico a quelli nell’entroterra di San Clemente, Morciano di Romagna e San Giovanni in Marignano. Attraversa un’ampia porzione di territorio in cui i paesaggi agricoli e naturali, un tempo predominanti e integri, si trovano oggi a convivere con un tessuto urbano frammentato, disperso e spesso contraddistinto dalla carenza di qualità architettonica.  È nata, in questo modo, una nuova narrazione del paesaggio locale, che avvicina fra loro, per la prima volta in un unico circuito ininterrotto, numerosi luoghi dal valore identitario: il bacino del Conca con le sue aree umide e l’oasi del WWF, ideale per l’osservazione dell’avifauna; i vigneti; l’antica “fossa dei mulini” e la vecchia cava “Asmara”; l’abbazia del Moscolo; alcuni maneggi e il parco urbano di Morciano di Romagna.

Ultimo aggiornamento 06/02/2023
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