La Romagna custodisce alcuni dei più affascinanti esempi di architettura fascista, un'eredità che racconta di un periodo storico attraverso imponenti edifici e piani urbanistici che trasformarono profondamente il territorio. Ancora oggi, i resti di questi interventi sono visibili in diverse città, testimoniando l’ambizione del regime di creare un modello di modernità e progresso.
Forlì è stata una delle città simbolo della “città fascista ideale”. Qui gli architetti del regime sperimentarono soluzioni urbanistiche e architettoniche che avrebbero dovuto diventare un punto di riferimento per l’Italia. Seguendo un percorso che si snoda tra le principali opere pubbliche, si possono visitare la Stazione Ferroviaria, il Piazzale della Vittoria, il Monumento ai Caduti, il Palazzo delle Poste e il Palazzo di Giustizia, tutti esempi di architettura razionalista che ancora oggi raccontano la storia di un’epoca.
Mussolini investì anche su Castrocaro Terme, per promuovere il turismo nelle terre natali del Duce. Le Terme furono rinnovate con nuove strutture, che sono ancora oggi in funzione, come il Padiglione delle Feste e del Divertimento, lo Stabilimento Termale e il Grand Hotel. Questi edifici, arricchiti da decorazioni delle famose Fornaci Chini, sono una testimonianza della capacità del regime di trasformare il paesaggio per attrarre turisti e celebrare il potere.
Anche Predappio, paese natale di Mussolini, è un esempio emblematico di urbanistica fascista. Tra il 1925 e il 1940, Mussolini fece rifondare interamente la città con l’obiettivo di celebrare le sue origini popolari e di esaltare il potere del regime. Oggi Predappio è un vero e proprio museo urbano, dove si possono ammirare edifici come la Casa del Fascio, l'Albergo Appennino, il Mercato dei Viveri e numerosi altri esempi di architettura razionalista. Lungo il viale principale di Predappio si possono osservare soluzioni urbanistiche innovative che ancora oggi raccontano la visione di Mussolini per la sua città.
Oltre a Forlì, Castrocaro e Predappio, l'architettura fascista è presente in altre località della Romagna. In particolare, Tresigallo, un piccolo comune tra Ferrara e le Valli di Comacchio, è noto per il suo impianto urbanistico razionalista, un vero e proprio "gioiello" del periodo.
Un altro interessante progetto, tra i lidi e l'entroterra di Romagna, è In Loco, un museo all'aperto dedicato alla memoria dell'architettura fascista. Senza biglietti o strutture formali, questo percorso include edifici pubblici e privati abbandonati, permettendo ai visitatori di esplorare e conoscere meglio questi luoghi storici, spesso nascosti e dimenticati.
Per gli appassionati di storia contemporanea e di architettura, la Romagna offre un viaggio affascinante tra i resti dell'epoca fascista, dove ogni edificio racconta una storia di cambiamento e modernità, ma anche di potere e ideologie. Un'occasione unica per scoprire un lato meno conosciuto, ma altrettanto importante, di questa regione.