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Meldola

Situata lungo il corso del fiume Ronco, che scorre a ridosso del centro storico, la località si trova all'inizio della Valle del Bidente sulla strada che porta dal forlivese verso gli Appennini a una ventina di minuti dalla Riviera adriatica, dalla Diga di Ridracoli e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.


Quando andarci e cosa vedere

La prima tappa in cui s'imbattevano gli antichi pellegrini diretti a Roma lungo la Valle del Bidente era Meldola, una cittadina che ancor oggi sa accogliere il visitatore al meglio, soprattutto dalla primavera all'autunno, quando la natura circostante offre deliziosi scorci e quieti panorami.

La sua storia, punteggiata da aspri scontri e avvicendamenti politici, ne rimarca l’importanza strategica ricoperta nei secoli.    
Si deve, ad esempio, agli Arcivescovi di Ravenna la costruzione dell’imponente Rocca che ancora oggi la domina.    
Già prima dell'anno 1000 il fortilizio fu oggetto di contrasto fra la Chiesa ravennate e il potere locale; passò poi ai Guelfi e quindi ai Ghibellini fino al 1283 quando il Conte Guido da Montefeltro ne fece il suo ultimo rifugio in Romagna.    

Così come l’intera Romagna, Meldola vide molte famiglie avvicendarsi nel governo della città. Tra queste si possono ricordare gli Ordelaffi, i Malatesta, gli Aldobrandini, che hanno lasciato numerose costruzioni monumentali che caratterizzano il paese (Loggiato Aldobrandini, Ponte dei Veneziani). 

La cittadina è stata epicentro di importanti fenomeni economici, come la produzione del baco da seta (della quale esiste un museo in fase di ristrutturazione), delle filande, di importanti cave e mercati agroalimentari che hanno condotto la cittadina all’attenzione d’operatori nazionali e internazionali.

Nel centro storico, adiacente alla Piazza F. Orsini, sede del Palazzo Comunale, si trova il Teatro "A. Dragoni", uno dei teatri storici più belli della Romagna, le cui origini risalgono a oltre tre secoli fa.


Da non perdere

Deviando dalla SS 310 del Bidente per Via San Giovanni e proseguendo per Via Sbargoleto, si giunge alla Riserva Naturale Orientata Bosco di Scardavilla che interessa un territorio di circa 30 ettari.  La riserva è visitabile previa autorizzazione da richiedere alla direzione tecnica presso il Comune. Meritevole pure una visita al Museo di Ecologia e Centro Visitatori "Mirco Bravaccini" che si trova presso la ex chiesa della Madonna del Sasso, nel centro storico di Meldola.

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Riserva Naturale Orientata Bosco di Scardavilla


Appuntamenti di rilievo

Il meraviglioso scenario del parco di Rocca delle Caminate ospita ogni anno, nel mese di maggio, "Otto castelli per un palio". La rievocazione medievale, con spettacoli di scherma e falconeria, sbandieratori, duelli, cibi e mestieri dell'epoca, culmina nel grande torneo fra le squadre rappresentanti le otto famiglie che si contesero il dominio della roccaforte.

Nell'ultimo fine settimana di agosto, in occasione della festa dedicata alla B.V. del Popolo co-patrona di Meldola, viene organizzata la manifestazione "Roccambolesca" in collaborazione con diverse Associazioni di volontariato di Meldola. I visitatori vengono accompagnati all'interno della Rocca di Meldola attraverso un percorso guidato con esposizione di opere di artisti (fotografi, scultori, pittori). Sono allestimenti con animazioni e intrattenimenti musicali, angoli suggestivi improntati alla storia ed alla magia del luogo. Sono presenti anche punti per degustazioni di prodotti locali.


Nei dintorni

Percorrendo per circa 6 km la strada che va da Meldola a Ravaldino in Monte, al confine con il territorio di Predappio, si erge la Rocca delle Caminate, tra i fiumi Rabbi e Bidente, in posizione dominante sulle vallate sottostanti. La torre di avvistamento è di probabili origini romane, mentre il castello risale al X o XI secolo.

A circa 10 km dal paese, posto su un crinale, sorge nell'omonima frazione il Castello di Teodorano, risalente all'XI secolo, che fu oggetto di contesa per la sua posizione strategica.

Ultimo aggiornamento 03/04/2023
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