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Rocca San Casciano

Rocca San Casciano sorge nella media valle del fiume Montone, a 30 km da Forlì e 40 km da Cesena; è una cittadina di origine medievale, da identificarsi con l’antica Pieve di San Casciano in Casatico, antico nome del fiume Montone.

Fu soggetta ai Conti De’ Calboli e da questi nel 1382 passò alla Repubblica Fiorentina, che vi aprì una Podesteria e divenne capoluogo della Romagna Toscana.
Nel XVIII secolo fu costituita in Regio da Leopoldo I di Lorena, dopo l’abolizione della provincia di Romagna.


Da non perdere

Piazza Garibaldi è il cuore del paese. Circondata da bassi e caratteristici portici le cui colonne sono di pietra forgiata a scalpello, nel corso dei secoli è stata luogo di mercato e di fiere. Qui, tra ‘700 e ‘800 si svolgevano i mercati della seta, a cui affluivano i produttori dalla Toscana e dalla Romagna. Ancora oggi il mercoledì c'è il mercato settimanale. Sulla piazza si affacciano palazzi cinque-seicenteschi appartenuti alle nobili famiglie rocchigiane ed antiche osterie.

La Chiesa del Suffragio, eretta in memoria delle vittime del terremoto del 1661, ha svolto un ruolo importante come sede della confraternita delle Sacre Stimmate e della Misericordia. Sulla facciata spicca un’opera in cotto raffigurante una barca nel mare in tempesta mentre Cristo attende a riva e il Castellaccio sullo sfondo, insieme a una vetrata colorata che ritrae San Cassiano. In tempi moderni, è divenuta sede espositiva di numerose opere d’arte tra cui un tondo in terracotta invetriata attribuito ad Andrea della Robbia raffigurante “Madonna in adorazione del Bambino, San Giovanni e un coro di Angeli”, e la tavola Trinità e Cristo Morto (1564) del pittore fiammingo Giovanni Stradano.

La Chiesa di Santa Maria delle Lacrime, eretta su iniziativa del pievano Ambrogio Tassinari e completata nel 1784 grazie all'intervento di muratori e scalpellini inviati dal Granduca Pietro Leopoldo, si distingue per una facciata sobria che cela al suo interno numerose opere di inestimabile valore. Tra queste, spicca un bassorilievo in terracotta dipinta del XVI secolo raffigurante la Madonna delle Lacrime con il Bambino, venerata come miracolosa a seguito del suo pianto, protrattosi per cinque ore il 17 gennaio 1523. Il terremoto del 1661 lasciò illesa l’immagine della Madonna su un muro rimasto intatto fra le macerie dell’antica Pieve e venne successivamente collocata, il 26 ottobre 1784, nella sua attuale posizione.


Per divertirsi

In primavera è da non perdere la Festa del Falò, non solo una semplice sagra ma una manifestazione ormai famosa in tutta Italia che getta le sue radici nel passato.
Con l'accensione di giganteschi falò costruiti lungo le sponde del fiume Montone, circondati da un suggestivo spettacolo pirotecnico (i "botti"), ci si ritrova immersi in un'atmosfera davvero magica.
La competizione continua con le sfilate di carri allegorici e si conclude con i balli in piazza fino a notte fonda.

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Festa del Falò


Nei dintorni

A circa 4 km dall'abitato, percorrendo la strada provinciale che collega Rocca San Casciano a San Zeno, si trova l'Abbazia di San Donnino in Soglio.
Si tratta di una bella costruzione a fortilizio, eretta intorno all'anno Mille su un colle a 480 metri, considerata una delle più potenti abbazie Benedettine della Romagna Toscana.
All'interno è visibile l'affresco Episodi della vita di San Donnino della fine del XIV sec., opera tardo gotica, che stilisticamente si richiama alla scuola riminese e a quella contemporanea bolognese.

Rocca San Casciano (FC), Abbazia di San Donnino

Abbazia di San Donnino in Soglio

Ultimo aggiornamento 10/08/2024
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