Itinerario: Faenza (0 km), Brisighella (17 km), Modigliana (30 km), Tredozio (41 km), Portico di Romagna (61 km), San Benedetto in Alpe (73 km), Passo del Muraglione (83 km), Premilcuore (106 km), Strada San Zeno (117 km), Galeata (123 km), Santa Sofia (130 km), Ridracoli (144 km), Corniolo (166 km), Passo della Calla (179 km), Pratovecchio (197 km), Eremo di Camaldoli (213 km), Badia Prataglia (223 km), Passo dei Mandrioli (230 km), Bagno di Romagna (243 km), Sarsina (265 km), Mercato Saraceno (274 km), salita del Barbotto (279 km), Sogliano al Rubicone (293 km), Roncofreddo (303 km), Longiano (308 km), Cesena (320 km)
Durata: 72 ore
Lunghezza: 320 km
Difficoltà: facile
Quando partire: da aprile a ottobre
Moto: tutti i tipi
Il nostro viaggio alla scoperta della Romagna più autentica prende avvio da Faenza, la città celebre per avere sviluppato l’arte della ceramica già nei primi secoli dopo il Mille. Riolo Terme è a un soffio per poi, solo pochi chilometri più avanti, trovarci di fronte alla magnificenza della Vena del Gesso romagnola. Tornante dopo tornante lungo la provinciale 23 ecco Brisighella, le cui origini risalgono alla fine del ‘200, capace di nascondere bellezze uniche nel suo cuore storico come la Via degli Asini. Oltrepassato il Lamone in una quindicina di chilometri ecco Modigliana, sul corso del fiume Tramazzo, per poi giungere, seguendo il fiume, nel borgo di Tredozio e, superata tra i boschi la sommità del Monte Busca, andare alla scoperta del “vulcano più piccolo al mondo” la cui fiamma arde ininterrotta fin dal ‘500.
Una curva dietro l’altra e siamo sul tracciato della statale Tosco Romagnola all’altezza di Portico di Romagna. Pochi chilometri per raggiungere Bocconi ed ecco il Ponte della Bruscia che, scavalcando una cascata, rappresenta un esempio unico nel suo genere. A proposito di cascate ecco quella dell’Acquacheta, che stregò Dante, e che ci aspetta a San Benedetto in Alpe assieme alle delizie dei suoi ristorantini. Da qui hanno inizio curve e tornanti fino al Passo del Muraglione, la "Disneyland" dei motociclisti da dove, imboccando la SP9ter fresca d’asfalto, si rientra in Romagna superando il valico dei Tre Faggi. Si giunge così a Premilcuore seguendo il corso del fiume Rabbi, un fiume che sa regalare con le sue cascate forti emozioni, per poi proseguire fino a Strada San Zeno e raggiungere, superato il passo delle Cento Forche, Galeata e Santa Sofia, la porta d'accesso al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. E’ la base ideale per scoprire la diga di Ridracoli, a poco più di 500 metri d’altezza e rimanere incantati davanti allo spettacolo dell’invaso su cui si specchiano i monti del Casentino.
Tornati sulla SS310 ecco a poca distanza il paesino di Corniolo, per poi iniziare a salire fino a raggiungere Campigna e il Passo della Calla. Stia e Pratovecchio rappresentano un’incursione in terra toscana per raggiungere le porte dell’eremo di Camaldoli e, attraverso la magia dei faggi del Passo dei Fangacci, ridiscendere a Badia Prataglia e da qui superare curva dopo curva la magia del Passo dei Mandrioli, con la straordinaria unicità del complesso marnoso delle “Scalacce”. Ci aspetta Bagno di Romagna, con le sue terme ristoratrici, per poi, seguendo il corso del fiume Savio, toccare San Piero in Bagno e, una ventina di km dopo, giungere nel cuore di Sarsina, col suo carico unico di storie e leggende.
Proseguendo lungo la SP142 ecco Mercato Saraceno e i terribili tornanti della Salita del Barbotto: 4 chilometri e 600 metri con una pendenza media dell’8% e una rampa finale del 14% che portano fino alla strada di crinale che divide le valli del Savio e dell’Uso, uno degli itinerari classici della Nove Colli. E’ toccando borghi antichi come Rontagnano, Montegelli, Strigara che si arriva a Sogliano al Rubicone, il paese che dà il nome al formaggio di fossa dop, per raggiungere, scendendo lungo i mitici 18 tornanti della Cioca, fino a Roncofreddo. Pochi chilometri ancora ed ecco la magia di Longiano che si esalta già da lontano arrivando dalla SP40 quando l’occhio può coglierne per intero lo spirito medioevale che l’antico borgo sa ancora trasmettere. Longiano, Calisese ed ecco l’innesto con la via Emilia che, in poco più di un soffio, ci porterà nel cuore della splendida Cesena malatestiana ed al termine di un viaggio intenso, ricco di emozioni nonché meraviglioso nel cuore della Romagna più autentica.