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Dante e l’Acquacheta: solo per veri appassionati di outdoor

Un itinerario di due giorni tra storia, cultura e paesaggi nell'Appennino Tosco-Romagnolo

Dalla Rocca di Castrocaro alla Cascata dell’Acquacheta, passando per borghi medievali ricchi di fascino e tradizione, un viaggio tra antiche fortezze, panorami mozzafiato e sapori autentici, nei luoghi che furono tanto cari a Dante Alighieri durante il suo esilio da Firenze.

  • Durata
    48 ore
  • Interessi
    Nature
  • Target
    Tutti
  • Giorno 1 - Borghi medievali, rocche e fortezze Castrocaro Terme

    La nostra giornata inizia con una visita al paese di Castrocaro Terme: passeggiamo tra le antiche mura concedendoci un caffè in una delle storiche piazzette del borgo prima di visitare la suggestiva Rocca di Castrocaro, straordinario esempio di architettura fortificata medievale.

    Una volta all’interno, saliamo fino alla Torre Guelfa – detta anche delle Segrete – da cui si ammira un panorama mozzafiato che abbraccia il castello di Monte Poggiolo a nord, Terra del Sole e Forlì a est, fino a intravedere Ravenna e il blu dell’Adriatico. Se viaggiate in primavera, potreste avere la fortuna di imbattervi in Tesori Aperti, evento che celebra il patrimonio storico e culturale di Castrocaro Terme e della vicina Terra del Sole: un’occasione unica per visitare luoghi solitamente inaccessibili e scoprirne la bellezza e la storia.

    Proseguiamo poi verso Dovadola, affascinante borgo dominato dalla sua rocca, fermandoci in una trattoria locale per assaporare una delle eccellenze di questo paese: il tartufo.

    Dopo pranzo, saliamo all’Eremo di Monte Paolo, legato alla figura di Sant’Antonio da Padova, che qui ebbe la sua prima residenza italiana tra il 1221 e il 1222. Situato in posizione isolata, a 7 km dall’abitato e a un’altitudine di 425 metri sul livello del mare, il Santuario è punto di arrivo e di passaggio di molti cammini storici, tra cui quello di Dante, che segue le orme del Sommo Poeta tra Firenze e Ravenna.

    Dopo questa pausa in mezzo alla natura, ci dirigiamo verso Rocca San Casciano per passeggiare nel suo pittoresco centro storico, fermandoci in piazzetta per uno spuntino. Proseguiamo poi verso Portico di Romagna, un borgo ricco di fascino con vicoli lastricati ed edifici storici, dove visitiamo Palazzo Portinari, che secondo la tradizione appartenne alla famiglia di Beatrice, musa di Dante.

    Il borgo ha mantenuto il suo assetto medievale ed è suddiviso in tre livelli: la parte alta con il castello e la pieve; quella intermedia con i palazzi nobiliari, un tempo rifugio di famiglie romagnole e toscane in fuga dalle lotte politiche; e la parte bassa, dove si trovavano le case degli artigiani e della popolazione comune.

    Terminiamo la giornata con una visita al suggestivo “Vulcanino” di Monte Busca, il più piccolo vulcano d’Italia, raggiungibile in auto da Portico percorrendo la Strada Provinciale 22. In realtà, si tratta di una fontana ardente, un fenomeno naturale dovuto all’emanazione di gas idrocarburici che, a contatto con l’ossigeno, si infiammano spontaneamente, creando un’atmosfera magica e surreale, soprattutto al tramonto.

    Per cena, scegliete un ristorante tipico dove gustare i sapori autentici della Romagna, quindi pernottate in una delle tante strutture della zona.

  • Giorno 2 - Nel cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo San Benedetto in Alpe

    Iniziamo la giornata con la visita al suggestivo Borgo di Bocconi, con le sue case in pietra e l’antico Ponte della Brusia, risalente al periodo medievale.

    Proseguiamo poi verso San Benedetto in Alpe, punto di partenza per una bellissima quanto nota escursione: il trekking alla Cascata dell’Acquacheta, una delle meraviglie del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. L’anello classico, con partenza e ritorno a San Benedetto in Alpe, è lungo 12 km e richiede circa 4 ore di cammino.

    Da San Benedetto imbocchiamo il sentiero 407, che si sviluppa lungo la riva sinistra del fiume Acquacheta, passando per il Mulino dei Romiti. Il percorso, immerso nella natura tra boschi e torrenti, conduce alla spettacolare cascata citata da Dante nella Divina Commedia: alta oltre 70 metri e larga fino a 30, è uno spettacolo da non perdere.

    Torniamo a San Benedetto dove concludiamo la giornata con una cena in una delle trattorie locali, recuperando le energie con specialità montane come la polenta ai funghi o i cappelletti al ragù.

    Così si conclude questo affascinante itinerario tra borghi medievali e i paesaggi boschivi dell’Appennino Tosco-Romagnolo: un mix unico di storia, bellezza e natura incontaminata ideale in ogni periodo dell’anno. A coloro che scelgono l’autunno, oltre alla meraviglia del foliage, consigliamo di controllare il calendario, per essere certi di partecipare a uno dei tanti eventi locali che si tengono in questo periodo, come la Fiera del Tartufo a Dovadola, la Fugarena o il Palio di Santa Reparata a Terra del Sole, e la Sagra dei frutti del sottobosco e dell’artigianato artistico di Portico di Romagna

Ultimo aggiornamento 08/04/2025

Per maggiori informazioni

Redazione DT Romagna

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