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In moto alla scoperta della Valmarecchia

Lungo la valle dell’arte e della poesia

Itinerario: Rimini (0), Santarcangelo (10 km), Torriana (24 km), Verucchio (32 km), San Leo (50 km), Perticara (71 km), Pennabilli (92 km), Passo di Viamaggio (127 km), Sansepolcro (147 km), Arezzo (181 km), Monterchi (km 207 km), Bocca Trabaria (235 km), Sant’Angelo in Vado (260 km), Urbania (270 km), Urbino (292 km), Auditore (310 km), Montealtavelio (318 km), Montescudo (332 km), Rimini (354 km)

 

Durata: 72 ore
Lunghezza totale: km 354
Difficoltà: facile
Quando partire: da metà aprile a fine ottobre
Moto: tutte

 


 

Il nostro viaggio comincia da Rimini, che deve al fiume la propria storia e il proprio nome. E comincia dal Tempio malatestiano, dove un affresco di straordinaria bellezza – Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo - è l’unica traccia della presenza di Piero della Francesca alla Corte di Sigismondo Pandolfo Malatesta. 

E’ seguendo a ritroso il corso del fiume che iniziamo la risalita della Valmarecchia, lungo cui il pittore di San Sepolcro è passato per giungere fino a qui. Una valle disseminata di rocche, borghi e castelli, da quello di Santarcangelo a Verucchio per giungere alla magnificenza del Forte di San Leo che dall’alto, nelle magnifiche forme donategli da Francesco di Giorgio Martini, continua a sorvegliare la via di passaggio che da sempre ha legato Rimini ad Arezzo, l’Adriatico al Tirreno.

Un viaggio alla ricerca della bellezza che prosegue verso Passo di Viamaggio, luogo cult per tutti i motociclisti. Sono le stesse strade che a metà del ‘400 videro peregrinare di corte in corte Piero della Francesca, uno dei più grandi pittori italiani del primo Rinascimento, attraversando gli stessi paesaggi da cui trasse ispirazione. Ed ecco, al termine della discesa che volge verso la Toscana, la Sansepolcro di Piero della Francesca e più avanti Arezzo e la piccola Monterchi con la sua Madonna del Parto. Bocca Trabaria accoglie i motociclisti con le sue curve, al cui termine, seguendo le anse del Metauro, si giunge a Urbino dove, nella corte di Federico da Montefeltro, Piero della Francesca lasciò opere straordinarie. 

È attraversando la magia di paesaggi ancestrali come quello di Monte Altavelio che si ritorna al punto di partenza: la millenaria Rimini.

 


 

 

 

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Ultimo aggiornamento 06/10/2021
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