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Piattaforma Paguro

Lo straordinario reef artificiale nato dal relitto di una piattaforma estrattiva. Un paradiso per gli appassionati di sub

Il fascino misterioso e sfuggente di una piattaforma adagiata nelle profondità del mare, abitata da specie marine sorprendenti.

Questa è la Piattaforma Paguro, una meta speciale per i tanti sub che ogni anno si immergono nelle acque del Mare Adriatico e ne ammirano con i propri occhi il relitto e le varie forme di vita che ospita.

La storia del Paguro, oggi rinato a nuova vita, si basa però su un evento tragico risalente agli anni Sessanta. Era infatti il 1963 quando l’Agip decise di costruire una piattaforma per l’estrazione del metano al largo della costa di Ravenna, precisamente a 11 miglia dal lido di Porto Corsini.

Dopo due anni di regolare attività, nel settembre del 1965 la trivella del Paguro raggiunse per caso un giacimento metanifero ad altissima pressione, che in poco tempo provocò l’incendio e lo sprofondamento della piattaforma.

Da quel momento, il relitto del Paguro si è poco a poco trasformato nell’habitat ideale per moltissimi esemplari di flora e fauna marina tanto da meritare il titolo di sito di interesse comunitario, attribuitogli dalla regione Emilia-Romagna nel 2010. Per vigilare sulla zona di tutela biologica e disciplinare le immersioni dei sub, nel 1995 a Ravenna è stata inoltre fondata l'Associazione Paguro.

Reef e immersioni al relitto

A ben vedere, la Piattaforma Paguro non è soltanto un relitto inabissato, ma una vera cittadella subacquea composta di vari ambienti e disposta su vari livelli. La superficie del sito copre ben 15.000 metri quadrati in cui giacciono tralicci, alloggi e altre componenti della piattaforma, assieme ad alcune strutture dismesse provenienti da piattaforme off-shore dell’ENI-Agip qui sistemate fra il 1999 e il 2000.

I punti in cui immergersi sono pertanto due, e la profondità varia dai 10 metri della parte più alta ai 33 del cratere generato dall’esplosione del ‘65. Un paradiso dello scuba diving che ben si adatta ai sub più esperti, date le difficoltà tecniche di immersione quali la visibilità e l’estensione del sito.

La ricchezza delle forme di vita che popolano il relitto ripaga però delle fatiche affrontate. La Piattaforma Paguro è un reef artificiale, con un ambiente simile dunque a quello delle scogliere sommerse, dotato di una straordinaria diversità biologica che la rende unica in regione.

Gli esempi di specie animali che si possono osservare in questo meraviglioso mondo subacqueo sono tanti. La parte più alta del relitto, a una profondità massima di 12 metri, è il regno di mitili e ostriche; anche i pesci sono più presenti nelle aree meno profonde, in cui nuotano scorfani neri, spigole, corvine, mormore, occhiate e gronghi. Sui fondali si osservano invece, fra le altre specie, le stelle marine.

E poi l’astice, l’aragosta e il riccio di mare fra i crostacei, e ancora molte varietà di alghe e spugne. Fra i visitatori del relitto Paguro, infine, ci sono anche la tartaruga di mare (Caretta caretta) e il delfino (Tursiops truncatus).

Info

Ultimo aggiornamento 22/06/2020
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