Preparatevi a staccare dai ritmi quotidiani, circondarvi di bellezza, sorrisi e gentilezza, osservare tradizioni del passato e riscoprire l’emozione di un cielo stellato tra i suoni avvolgenti della natura. Senza dimenticare pause rigeneranti all’insegna del relax e momenti esclusivi dedicati al buon cibo: tutto questo è l’Appennino segreto, un territorio magico che vi aspetta tra i borghi di Sarsina, Santa Sofia e Bagno di Romagna.
Il nostro viaggio inizia a Sarsina, affascinante cittadina sulle rive del Savio, nota per il ricco patrimonio storico e culturale. Città natale di Tito Maccio Plauto, commediografo latino e padre della commedia occidentale, nel corso dei secoli è stata un importante crocevia di cultura, arte e storia.
La giornata parte dal Museo Archeologico Nazionale, che per la ricchezza e la varietà dei reperti in esposizione, è indubbiamente uno dei più importanti dell'Italia settentrionale. Proseguiamo poi verso la Basilica di San Vicinio, cattedrale in stile romanico dove sono conservate le spoglie del santo patrono e la famosa "catena taumaturgica", che da secoli richiama pellegrini in cerca di benedizione e protezione. Proprio da qui parte il Cammino di San Vicinio, un itinerario in 16 tappe che si snoda lungo gli antichi sentieri e i boschi incontaminati che hanno caratterizzato la vita del Santo. Per gli amanti della natura, infatti, Sarsina è la porta d’accesso all’Alta Valle del Savio, con i suoi paesaggi mozzafiato, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il Monte Fumaiolo e il suggestivo sito naturalistico di Careste.
A questo punto è d’obbligo una pausa in uno dei ristoranti locali per assaporare le tante specialità locali, come la tradizionale piadina romagnola, i “gusùn” (guscioni), i passatelli in brodo, la “salsiccia matta” e il bustrengo.
Nel pomeriggio trascorriamo qualche ora fuori dal tempo con un’esperienza a contatto con asini e alpaca, che vi accompagneranno in una piacevole passeggiata alla scoperta del territorio prima di riportarvi in fattoria per una golosa merenda a base di prodotti locali.
Se visitate Sarsina a luglio o ad agosto, imperdibili sono il Plautus Festival, rassegna teatrale di livello internazionale che ogni anno riunisce nel palco della famosa Arena Plautina – a circa 1 km dal centro città – grandi attori del panorama teatrale e cinematografico italiano; e la suggestiva Festa Romana, che riporta la città ai fasti di un’antica civitas romana, con costumi d’epoca, danze, spettacoli e banchetti all’insegna delle tradizioni culinarie di duemila anni fa.
Arrivati a questo punto, potete scegliere di trascorrere la notte in una delle accoglienti strutture del luogo oppure proseguire verso la prossima tappa di questo affascinante viaggio, a soli 35 km lungo il passo del Carnaio: l’incantevole Santa Sofia.
Santa Sofia è un borgo immerso tra le dolci colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, una delle aree boschive più estese e meglio conservate d’Italia. Il cuore del parco è la Riserva Integrale di Sasso Fratino, riconosciuta Patrimonio UNESCO dal 2017.
Grazie alla sua eccellente tradizione gastronomica e a uno stile di vita sostenibile e tipicamente romagnolo, questa vivace cittadina offre esperienze interessanti in ogni stagione: avventure nella natura, sport, eventi, arte e cultura del buon vivere.
Dal punto di vista gastronomico, protagonista assoluto della zona è il tortello alla lastra – nome che deriva dalla lastra sulla quale anticamente i tortelli venivano cotti – una specialità dell’alta Valle del Bidente dal tradizionale ripieno di zucca e patate. Ottima scelta per uno spuntino lungo il Parco Fluviale che si stende pacifico lungo il paese: un museo all’aria aperta ricco di sculture firmate da artisti di fama internazionale. Prima di lasciare Santa Sofia spostandoci verso monte, consigliamo una visita ai caseifici della zona, per scoprire i segreti – e soprattutto assaggiare – uno dei formaggi più amati del territorio: il raviggiolo.
Nel pomeriggio facciamo visita al “Gigante della Romagna”: la Diga di Ridracoli. Si tratta di un imponente opera ingegneristica che fornisce acqua potabile alla Romagna e alla Repubblica di San Marino, inserendosi perfettamente nel paesaggio e dando origine a un grande lago che si addentra per circa 5 km nei boschi circostanti. Oltre all’ecomuseo e alla tradizionale passeggiata sopra la diga, qui è possibile vivere un’esperienza davvero unica: una gita notturna in canoa fino agli angoli più remoti del lago, per lasciarsi incantare dal cielo stellato e dai suoni della foresta. L’escursione – da prenotare in anticipo – è preceduta da un aperitivo al tramonto con prodotti tipici del territorio, e termina verso le 23.00.
Per chi preferisce visitare la diga nel corso della mattina, consigliamo – se disponibile – di partire con il Forest Bathing: un’immersione guidata per riconnettersi con la natura attraverso forme, luci, suoni e profumi. L’attività si svolge all’interno della Foresta della Lama, in una località che viene scelta in base alla stagione.
A questo punto, potete lasciare la visita di Santa Sofia per il tardo pomeriggio, fermandovi a cena in una delle osterie del paese o godendovi uno dei tanti eventi del calendario locale, come il Festival "Di strada in strada", che nel periodo di Ferragosto anima il borgo con spettacoli di artisti di tutto il mondo.
A seconda dell’orario, potete pernottare in una delle accoglienti strutture del luogo o proseguire verso l’ultima tappa del nostro viaggio alla scoperta dell’Appennino segreto, che vi attende ad appena 20 km di distanza: il pittoresco borgo di Bagno di Romagna.
A Bagno di Romagna, la bellezza dei paesaggi, il calore naturale delle acque termali, l’intensità dei sapori, la cordialità della piccola comunità di montagna e l’eccellenza dei servizi si intrecciano per offrire un’esperienza indimenticabile in ogni momento dell’anno.
Imperdibile una visita al Palazzo del Capitano e alla Basilica di Santa Maria Assunta. Per chi ama le escursioni, la Foresta della Lama e la riserva integrale di Sasso Fratino, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, offrono paesaggi straordinari e un’immersione totale nella natura. La rete sentieristica della Val di Bagno Trek, con oltre 200 km di percorsi, rappresenta una vera palestra naturale per escursionisti e appassionati di mountain bike, mentre i percorsi vita lungo il Savio e il nuovo cammino pedonale per San Piero sono perfetti per chi preferisce rilassanti passeggiate nella natura. Da Bagno di Romagna parte anche la quarta tappa del Cammino di San Vicinio, che collega il borgo al Santuario di Camaldoli.
Per le famiglie con bambini – o per chiunque ami le avventure nel bosco– consigliamo il Sentiero degli Gnomi, un percorso adatto a tutti che, in poco più di 2 km di passeggiata, permette di scoprire il mondo segreto delle piccole creature magiche che, secondo la leggenda, popolano le foreste circostanti. Lungo il cammino si incontrano cartelli illustrati, sculture, animali e casette in legno, dove i più piccoli possono lasciare messaggi per gli amici gnomi.
Dopo una mattinata tra escursioni e passeggiate, è giunto il momento di coccolarsi con una delle attrazioni che, fin dall’antichità, ha reso nota Bagno di Romagna: le celebri Terme. Vere e proprie oasi di tranquillità, ideali per rigenerarsi con il potere curativo dell’acqua, trattamenti relax e pacchetti personalizzati.
Il nostro viaggio non può che terminare con una cena in uno dei ristoranti del territorio, dove l’eccellenza gastronomica è di casa: dalle raffinate creazioni dei grandi chef stellati alle tradizioni culinarie delle trattorie locali, a Bagno di Romagna ogni esperienza gastronomica è un tuffo nei sapori autentici della regione.